BTP a 10 anni: 4,21% (- 0,24%)
Inflazione attesa: 2,36%
FTSE MIB: 5,14% (- 0,19%)
BTP a 10 anni: 1,29% (- 0,21%)
Fonte: "Redazione Azioni News"
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FTSE MIB 11-11-2022 |
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FTSE MIB 10-11-2022 |
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FTSE MIB 09-11-2022 |
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FTSE MIB 08-11-2022 |
Il Gruppo Hera, tramite la controllata Herambiente Servizi Industriali (HASI), ha sottoscritto oggi un accordo vincolante per una partnership di lungo termine che prevede l’acquisizione del 60% della società ACR di Reggiani Albertino SpA, una delle maggiori realtà italiane
con sede principale a Mirandola (Modena).
Non è stato comunicato l'importo dell'operazione.
Nella nuova società confluiranno, inoltre, alcune attività di bonifica e global service in capo ad HASI.
L’operazione dà vita al primo operatore nazionale nelle attività di bonifica e global service, con una presenza capillare in tutta la penisola italiana.
Il Gruppo Hera rafforza così ulteriormente il proprio primato nel settore ambiente, grazie a un centinaio di impianti di proprietà certificati e all’avanguardia, e può ora contare sull'elevata capacità operativa, il time to market nei servizi e l’importante parco macchine e attrezzature di ACR, già attiva in oltre 100 siti di bonifica con oltre 450 dipendenti e, tra i propri clienti, i maggiori player nel settore oil&gas.
Attraverso la controllata HASI, il Gruppo Hera conta oggi 18 siti polifunzionali dedicati al trattamento dei rifiuti prodotti dalle aziende e tratta ogni anno 1,3 mln di tonnellate di rifiuti industriali.
Nel 2021 ACR ha sviluppato ricavi per circa 110 mln di euro e un margine operativo lordo di circa 17 mln di euro nei settori oggetto dell’operazione.
L’attuale proprietà di ACR (famiglia Reggiani) rimarrà all’interno della nuova compagine societaria con il 40%.
Al fine di regolare la futura governance verrà sottoscritto un Patto Parasociale che prevederà un Consiglio di Amministrazione della nuova ACR composto da 5 membri, di cui 3 nominati dal Gruppo Hera e 2 dalla famiglia Reggiani, con la designazione dei fratelli Alberto e Claudio Reggiani come Amministratori Delegati.
Questa operazione - che segue le acquisizioni già concluse negli anni scorsi dal Gruppo Hera (dalle toscane Waste Recycling, Teseco e Pistoia Ambiente, alle trevigiane Geo Nova e Aliplast), a cui si sono aggiunte più di recente la friulana Recycla, il vicentino Gruppo Vallortigara e le partecipazioni nelle marchigiane SEA e Macero Maceratese - rappresenta così un nuovo step nel percorso di continua crescita della multiutility.
Le parti prevedono di arrivare a completare l’operazione entro il termine del 31.03.2023.
✶ ✶ HERA
Prezzo 2,50 €
PE 12m 10,6
Dividendo 6,15%
PB 2,04
Rendimento fondamentale 10,87%
Target corretto 4,50 €
Collegare la Sicilia con la Sardegna e la penisola italiana attraverso un doppio cavo sottomarino di circa 970 chilometri di lunghezza e 1.000 MW di potenza in corrente continua, contribuendo a favorire lo sviluppo delle fonti rinnovabili, l’affidabilità della rete e a promuovere la sicurezza energetica.
Questo è l’obiettivo del Tyrrhenian Link di Terna, che ha sottoscritto oggi un contratto di finanziamento con la Banca Europea per gli Investimenti (BEI) per un ammontare complessivo pari a 500 mln di euro destinato a supportare la costruzione e messa in esercizio del “Ramo Est”, che collegherà la Sicilia alla Campania.
Il finanziamento stipulato oggi rappresenta la prima tranche dell’ammontare complessivo approvato dalla BEI a servizio del Tyrrhenian Link, pari a 1,9 mld di euro.
Terna prevede infatti un investimento complessivo di circa 3,7 mld di euro per la realizzazione del Tyrrhenian Link, il collegamento elettrico sottomarino che unirà la penisola italiana alla Sicilia (c.d. “Ramo Est,” il cui primo cavo sarà operativo a fine 2025) e quest’ultima alla Sardegna (c.d. “Ramo Ovest”).
L’opera sarà a regime nella sua interezza nel 2028.
Nella realizzazione del progetto saranno coinvolte 250 imprese, con importanti ricadute per i territori coinvolti.
Ha commentato Stefano Donnarumma, amministratore delegato di Terna:
“Siamo particolarmente soddisfatti che la Banca Europea per gli Investimenti abbia riconosciuto la strategicità del Tyrrhenian Link, un’infrastruttura fondamentale per la sicurezza del sistema elettrico del nostro Paese.
Il Tyrrhenian Link è il più importante progetto al mondo di trasmissione di energia elettrica sotto il mare, un’opera di eccellenza ingegneristica italiana che consentirà di accelerare in maniera determinante lo sviluppo delle fonti rinnovabili”.
Il prestito in oggetto, di 22 anni, è caratterizzato da una durata più lunga e costi più competitivi a quelli di mercato, rientrando nella politica di ottimizzazione della struttura finanziaria di Terna.
Con tale operazione, salgono a circa 2,6 mld di euro i finanziamenti complessivi in essere tra Terna e la BEI, cui vanno aggiunti i restanti 1,4 mld di euro relativi alle ulteriori tranche del finanziamento relativo al “Tyrrhenian Link”, già accordati dalla Banca.
✶ TERNA
Prezzo 6,85 €
PE 12m 17,1
Dividendo 4,77%
PB 2,65
Rendimento fondamentale 8,04%
Target corretto 5,53 €
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FTSE MIB 07-11-2022 |
L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Antitrust) ha concluso un’istruttoria nei confronti di Poste Italiane e ha irrogato una sanzione di 1,4 mln di euro in riferimento alla sua attività di collocamento e di gestione dei Buoni Fruttiferi Postali.
Secondo l’Autorità, Poste ha omesso e/o formulato in modo ingannevole informazioni essenziali relative ai termini di scadenza e di prescrizione di tali titoli.
La normativa prevede infatti che i diritti dei titolari dei Buoni Fruttiferi Postali si prescrivano dopo dieci anni dalla data di scadenza del buono, con la conseguenza che né il capitale né gli interessi siano più esigibili.
Le somme vengono devolute a favore dello Stato per i Buoni emessi fino alla data del 13 aprile 2001 e a favore del Fondo per indennizzare i risparmiatori rimasti vittime di frodi finanziarie per quelli emessi successivamente.
La condotta di Poste è stata dunque ritenuta idonea ad indurre in errore il consumatore per quanto riguarda l’esercizio dei diritti di credito relativi al Buono sottoscritto.
L’Autorità ha inoltre accertato che, riguardo ai titoli cartacei caduti in prescrizione almeno negli ultimi cinque anni, Poste ha omesso di informare preventivamente - e in maniera adeguata - i titolari di Buoni prossimi alla scadenza del termine di prescrizione, causando il mancato rimborso dei relativi importi.
Si è ritenuto che questa condotta violi i doveri di diligenza professionale ragionevolmente esigibili da Poste in base ai principi generali di correttezza e di buona fede e che sia idonea ad alterare il comportamento economico del consumatore in relazione all’esercizio dei diritti di credito relativi ai Buoni.
Tuttavia, l’Autorità ha rilevato che, durante il procedimento, Poste ha messo in campo diverse iniziative per migliorare l’informativa fornita ai consumatori sui termini di scadenza e di prescrizione dei Buoni Fruttiferi Postali, tra cui
Proprio considerando queste iniziative a favore dei consumatori, l’Autorità ha deciso di ridurre del 60% l’ammontare della sanzione.
✶ ✶ ✶ POSTE ITALIANE
Prezzo 9,12 €
PE 12m 7,2
Dividendo 7,37%
PB 0,98
Rendimento fondamentale 12,47%
Target corretto 9,20 €
Qui di seguito l'elenco delle azioni italiane che, secondo il nostro algoritmo di selezione, sono quelle da considerare economiche perché presentano contemporaneamente
Sono incluse solo azioni comprese nell'indice FTSE MIB.
I prezzi e i dati sono aggiornati alla chiusura di venerdì 4 novembre 2022.
Qui di seguito l'elenco delle azioni italiane che, secondo il nostro algoritmo di selezione, sono quelle da escludere per un eventuale investimento perché presentano contemporaneamente (1) bassa redditività prospettica e (2) basso potenziale di rivalutazione a 1 anno.
Sono incluse solo azioni comprese nell'indice FTSE MIB.
I prezzi e i dati sono aggiornati alla chiusura di venerdì 4 novembre 2022.
Qui di seguito l'elenco delle azioni italiane che, secondo il nostro algoritmo di selezione, sono quelle da considerare per un eventuale investimento perché presentano contemporaneamente (1) alta redditività prospettica e (2) alto potenziale di rivalutazione a 1 anno.
Sono incluse solo azioni comprese nell'indice FTSE MIB.
I prezzi e i dati sono aggiornati alla chiusura di venerdì 4 novembre 2022.